High Concept

La formula del bestseller

Secondo la classifica di Amazon i venti romanzi di fiction più venduti al mondo nel 2018 sono tutti di autori americani, così come secondo il sito thenumbers.com, i 20 film che hanno incassato di più nel mondo nel 2018 sono stati tutti prodotti ad Hollywood.
Più del 90% dei prodotti narrativi disponibili sul mercato mondiale è prodotto negli USA: libri, film, serie tv, videogame.

 

Come si spiega l’incontrastato dominio mondiale dell’industria narrativa statunitense?
Alcuni fattori strutturali quali il monopolio degli studios per quanto riguarda le produzioni di cinema e tv e dei big five per l’editoria e il quasi monopolio dei canali di distribuzione quali Amazon, Itunes, Microsoft movies, Netflix, possono spiegare la maggiore disponibilità di titoli americani ma non ne spiega però l’incontrastato dominio planetario delle storie made in USA che sussiste ormai da cento anni.
Oltre ai fattori appena elencati, i motivi di questo successo universale attengono all’ambito del marketing e in particolare al marketing della narrazione. Che cosa significa? Significa che qualunque storia prodotta negli USA al fine di poter essere collocata sul mercato deve possedere degli specifici elementi narrativi in grado di massimizzarne la vendibilità.

 

Come fa la narrazione a incidere sulla vendibilità?
Quali sono questi elementi narrativi in grado di massimizzarla?
Anzitutto occorre ricordare che l’industria della narrazione USA è prima di tutto un industria, che ha come obiettivo primario il successo economico dei suoi prodotti, successo che può essere ottenuto solamente attraverso una strategia che punti costantemente alla minimizzazione del rischio di perdite e alla massimizzazione dei profitti.
Al fine di massimizzare i profitti l’industria narrativa USA si ispira al principio cardine della tradizione industriale statunitense: il principio dell’efficienza produttiva, che applicato al marketing significa aumentare al massimo la vendibilità dei prodotti al fine di abbassare al minimo i costi di produzione.

Secondo questo principio anche la narrazione deve possedere determinati standard, che siano identificabili, replicabili e verificabili, in modo da poter essere utilizzati come procedure industriali di produzione su vasta scala cioè per grandi numeri di prodotti.
Questi elementi narrativi sono imprescindibili per l’industria del copyright USA perché la loro funzione è garantire la massima vendibilità dei prodotti narrativi in modo che siano venduti il più facilmente possibile in tutto il mondo senza distinzioni di lingua o di cultura.
Perciò stiamo parlando di vendibilità globale.
Quindi il marketing nell’ambito della narrazione va ad incidere non solo nello sviluppo del prodotto narrativo ma anche nel product design. Cioè in pratica il prodotto narrativo è strutturato fin dal suo concepimento con la precisa finalità di marketing di massimizzarne la vendibilità.

 

Ma quali sono queste proprietà narrative in grado di massimizzare il potenziale di vendibilità di una storia?

Queste proprietà narrative nell’industria editoriale e audiovisiva statunitense sono anche detti “pre-sold properties” ovvero “proprietà di pre-venduto” e costituiscono il cuore della formula utilizzata dall’industria della narrazione USA: l’High Concept.
L’High Concept è la formula utilizzata dall’industria statunitense per produrre ma soprattutto per vendere qualsiasi storia in qualunque formato: libri, film, videogiochi, etc.

 

E quali sono le caratteristiche di questa formula?

La formula dell’High Concept è composta di elementi narrativi strutturali che devono essere necessariamente presenti nella storia al fine di poterla definire vendibile universalmente cioè a livello globale.
Al fine di poter essere venduta in tutto il pianeta, la storia deve possedere dei requisiti narrativi che si definiscono “universali” in quanto il pubblico di riferimento per ogni storia definibile come High Concept è il pubblico di tutto il mondo. La storia deve quindi essere in grado di instaurare un processo di identificazione con lo spettatore che vada oltre qualsiasi cultura e tradizione locale, per questo motivo qualunque narrazione per essere definita “High Concept” deve poter creare “un richiamo universale”.
Il corso verterà proprio sull’analisi e il funzionamento di queste strutture narrative in grado di rendere una storia universalmente apprezzabile.
Ogni studente presenterà la trama di una storia High Concept che sarà sviluppata durante l’intero arco del corso .
Alla fine del corso ogni studente possiederà gli strumenti per poter riconoscere, analizzare e strutturare una storia High Concept che sia vendibile universalmente.

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