Presentazione del corso

High Concept: La formula del Bestseller

Nella sezione Business Services di Penguin Random House alla voce “Manuscript submission” la casa editrice americana raccomanda di visitare il sito del Writer’s Digest, dove nella sezione Literary Fiction Writing si può trovare una lista di articoli che spiegano quali sono le linee guida per gli autori che vogliono sottoporre un manoscritto a Random House. Il primo articolo guida è di Rachel Sheller: Write Fiction that Grabs Readers from Page One.

 

“Nella storia che scrivete l’incidente scatenante è il primo segnale di pericolo per il vostro protagonista: il catalizzatore, la reazione chimica che mette la storia in movimento”Rachel Sheller

L’articolo si apre con la descrizione dell’incidente scatenante. L’incidente scatenante è una delle strutture narrative che caratterizzano la formula utilizzata dall’industria editoriale statunitense per strutturare e di conseguenza poter valutare un prodotto narrativo. Questa formula è l’High Concept.

 

In primis occorre ricordare che l’industria della narrazione USA è prima di tutto un’industria, che ha come obiettivo primario il successo economico dei suoi prodotti, successo che può essere ottenuto solamente attraverso una strategia che punti costantemente alla minimizzazione del rischio di perdite e alla massimizzazione dei profitti.

Ricordiamo che nel solo 2017 l’industria editoriale USA ha generato 26.23 miliardi di dollari in ricavi netti (AAP) mentre nello stesso anno l’industria cinematografica ne ha generati 40.6 (MPAA) per un totale di 66,26 miliardi.

L’industria dell’editoria insieme all’industria degli audiovisivi (Cinema e TV) costituiscono insieme l’industria della narrazione americana, tuttavia per motivi di interesse aziendale, l’industria non viene identificata come industria della narrazione ma come Media & Entertainment Industry oppure come Copyright Industry e vi è inclusa anche l’industria discografica.

Al fine di massimizzare i profitti, l’industria della narrazione USA si ispira al principio cardine della tradizione industriale statunitense: il principio fordista di efficienza, che si esplica attraverso l’utilizzo di pratiche industriali che debbono rispondere a precisi standard di marketing. Secondo questo principio anche la narrazione deve possedere determinate proprietà al fine di aumentare al massimo la propria vendibilità. Negli Stati Uniti perciò il marketing non si applica soltanto in fase di promozione di un libro ma coinvolge l’intero processo produttivo, a partire dalla fase di ideazione. Si parla perciò di marketing della narrazione perché la storia al fine di essere vendibile deve possedere degli speciali requisiti narrativi chiamati pre-sold properties che devono essere presenti nella narrazione sin dal suo concepimento. L’intera storia poi sarà strutturata in funzione della sua promozione pubblicitaria perché è questa caratteristica che ci permette di valutarne in anticipo la vendibilità prima che sia immessa sul mercato. In pratica tutti questi accorgimenti servono esclusivamente all’industria per aumentare al massimo i propri profitti minimizzando nel contempo il rischio di perdite.

 

L’High Concept è costituito da una serie di strutture narrative irrinunciabili: l’incidente scatenante, l’arco di trasformazione del protagonista, la struttura del conflitto. il sistema delle rivelazioni e l’uso del subtext nei dialoghi. I principali autori di riferimento della formula High Concept sono: Robert McKee, John Truby, Dara Marks, Chris Vogler, Syd Field e Lew Hunter. In Italia gli unici testi originali sull’argomento sono stati scritti da Luigi Forlai e da Gianluca D’Agostino e sono pubblicati da Audino Editore.

Obiettivo del corso è introdurre il modello di marketing della narrazione utilizzato nell’industria editoriale statunitense conosciuto come High Concept. Lo scopo è di fornire agli studenti gli strumenti per strutturare e presentare una storia che sia vendibile secondo gli standard narrativi richiesti dall’industria della narrazione statunitense.

All’inizio del workshop ogni studente presenterà il proprio progetto narrativo che sarà poi sviluppato durante il corso secondo i parametri del modello High Concept.

L’High Concept è costituito da una serie di standard narrativi che devono necessariamente essere presenti all’interno di una storia affinché questa possa essere valutata come vendibile. Se la storia non possiede questi standard, verificabili già nella proposta editoriale di tre pagine presentata dall’autore all’editore, o nell’outline dello sceneggiatore, la proposta sarà respinta.

È significativo considerare il fatto che negli Stati Uniti anche la proposta editoriale, (il documento che descrive i contenuti del libro) deve possedere dei requisiti molto precisi per poter essere sottoposta ad una qualsiasi casa editrice. In pratica l’High Concept comprende anche gli elementi narrativi che sono a supporto della storia stessa, questo perché la promuovibilità della narrazione deve essere testabile fin dall’inizio del concepimento della storia e deve quindi emergere  chiaramente nella proposta editoriale. Una parte del corso sarà perciò dedicata a fornire agli studenti tutti gli strumenti per strutturare una proposta editoriale High Concept.

Quando parliamo di mercato editoriale si intende ovviamente il mercato globale perché la matrice commerciale di tutti i prodotti made in USA è la loro vendibilità a livello planetario.Tutte le storie prodotte dall’industria editoriale statunitense si contraddistinguono per il fatto di possedere un appeal universale, infatti circa l’80% dei prodotti narrativi distribuiti in Europa sono prodotti in America mentre la percentuale dei prodotti narrativi europei esportati negli USA è intorno al 5%.

Per questo motivo la formula High Concept fornisce uno strumento imprescindibile sia per gli scrittori che vogliono rivolgersi ad un pubblico globale, sia per gli editors delle case editrici che devono valutare il potenziale di mercato di una qualsiasi narrazione. Ad oggi il modello High Concept è pressoché sconosciuto nell’industria della narrazione Europea quindi non viene utilizzato come parametro per la pubblicazione di un manoscritto. Questo avviene perché in Europa la scrittura è relegata all’ambito della creazione artistica mentre in America la vendibilità è il primo requisito che un prodotto narrativo deve possedere per essere considerato pubblicabile.

Per questo motivo riteniamo doveroso proporre questo seminario alle principali case editrici italiane che si occupano di narrativa e agli scrittori che vogliono massimizzare la vendibilità delle proprie storie facendo in modo che queste posseggano un appeal universale.

 

Destinatari del corso
Il corso è rivolto principalmente ai professionisti dell’editoria: scrittori, editori, editors, lettori presso case editrici, sceneggiatori, professionisti nel campo della produzione di audiovisivi, produttori cinematografici, professionisti del settore pubblicitario, copywriters, scrittori professionisti e aspiranti tali In generale il corso si rivolge a tutti coloro che hanno l’esigenza di apprendere gli strumenti necessari per strutturare una narrazione che abbia come requisito primario la vendibilità.
Metodologia di insegnamento
Per quanto riguarda la metodologia, il corso fornirà allo studente le nozioni basilari sull’architettura narrativa conosciuta come high concept: dall’ideazione di una storia in funzione della sua promuovibilità fino alla strutturazione della storia partendo dalla premessa narrativa. Gli studenti apprenderanno come si costruisce un dialogo funzionale allo sviluppo della storia mediante l’utilizzo del subtext.

Il corso adotterà principalmente il metodo del case study. Saranno analizzate e discusse le architetture narrative di produzioni letterarie e cinematografiche high concept e gli studenti saranno coinvolti nell’analisi di strutture narrative e dialoghi.

Gli studenti saranno invitati a presentarsi al corso con un idea di storia ancora da sviluppare. Ogni studente sarà guidato nel processo di strutturazione dell’idea iniziale in un architettura narrativa di tipo high concept. La parte finale del corso sarà dedicata ad elaborare la proposta editoriale del progetto che gli studenti avranno portato al corso per essere sviluppato.