Wikileaks è l’ufficio Pubbliche Relazioni del Pentagono?

 

L’articolo che state per leggere di seguito è stato pubblicato per la prima volta in lingua inglese il 22 novembre 2010 su American Chronicle, che dopo poco è stato chiuso, poi è stato pubblicato su Examiner.com ma anche Examiner.com è stato chiuso. Poi è stato pubblicato sul blog di Yahoo News ma anche questo blog è stato chiuso. Allora l’ho pubblicato sul mio blog personale XNews su blogspot.com ma dopo un po’ il post è stato misteriosamente rimosso.  Il 22 maggio 2023 ho tradotto questo articolo in italiano e ho scoperto oggi che il testo di questa premessa era stato spostato dall’inizio all’interno dell’articolo. Ciliegina sulla torta: quando il riferimento a questo articolo è stato inserito sul mio profilo di Wikipedia, il mio profilo Wikipedia è stato cancellato. Il 21 settembre 2023, il presente articolo è stato offuscato, nel senso che non si poteva accedere alla URL e quindi condividerlo. Potete verificarlo voi stessi nella pagina blog di questo sito c’è ancora l’articolo offuscato che è inaccessibile all’utente. 

 

 

Il 27 settembre 2010, sei ufficiali in pensione dell’USAF (United States Air Force), incluso l’ex comandante della base Capitano Robert Salas, hanno tenuto una conferenza stampa presso il National Press Club di Washington DC, durante la quale hanno dichiarato di avere avuto degli incontri con UFO che hanno completamente compromesso in più di una occasione i sistemi di difesa nucleare degli Stati Uniti. La conferenza era stata organizzata da Robert Hastings, un ricercatore americano che si occupa di fenomeni UFO

Stranamente, dopo dichiarazioni così eclatanti, le reazioni sia dai media mainstream che dal governo USA sono state inesistenti.

Al contrario, la settimana successiva, dopo che una organizzazione fino a quel momento pressoché sconosciuta di nome Wikileaks pubblicava sul proprio sito, dei cablo ottenuti dal Dipartimento della Difesa USA sull’andamento della guerra in Iraq e in Afghanistan, la reazione dei media mainstream è stata enorme sia per volume che per il livello di indignazione.

Questi cablo pubblicati da Wikileaks riguardavano diversi contenuti: dalla violazione di diritti umani da parte delle forze della coalizione, (un osso da dare al pubblico per confermare il titolo di fonte credibile a Wikileaks) al fatto che l’esercito USA finalmente aveva trovato le armi di distruzione di massa in Iraq. Stranamente nemmeno il governo americano ha mai ammesso di avere trovato queste armi di distruzione ma secondo Wikileaks sono state trovate.

Un altro famoso cablo pubblicato da Wikileaks riguardava l’agente dei servizi segreti italiani Nicola Calipari, che secondo questi cablo era stato ucciso dai soldati americani di guardia al checkpoint dell’aeroporto di Bagdad perché l’automobile che stava guidando aveva i fari spenti. Questo cablo pubblicato da Wikileaks confermava perciò la versione ufficiale del Pentagono su questo “incidente” diplomatico.

Un altro cablo pubblicato da Wikileaks riguardava la notizia secondo cui il governo dell’Iran stava fornendo le cinture esplosive che i militanti di Al Qaeda utilizzavano per farsi esplodere.

Un altra grande rivelazione di Wikileaks è stata che le guardie rivoluzionarie Iraniane Al Quds, avrebbero addestrato le milizie sciite irachene in territorio Iraniano. Da notare che dopo la pubblicazione di questi due cablo pubblicati da Wikileaks il governo degli Stati Uniti ha imposto ulteriori sanzioni al governo iraniano.

Il cablo più interessante di quelli rilasciati da Wikileaks è stato sicuramente quello che affermava che l’agenzia di intelligence del Pakistan stava collaborando con i Talebani.

Questi cablo pubblicati da Wikileaks sembravano i tipici aggiornamenti di intelligence sul campo, che vengono prodotti quotidianamente nell’ordine delle migliaia.

Si tratta di report che nessuno vorrebbe mai leggere e nessun network televisivo menzionerebbe mai nei propri notiziari nemmeno se qualcuno pagasse per farlo. E invece questi “leaks” sono stati capaci di creare una reazione indignata da tutti i media, saturando i titoli principali di notiziari tv, siti web di informazione, radio e giornali.

E’ come se Wikileaks fosse un riciclatore gigante di questi rapporti di intelligence quotidiani che altrimenti non avrebbe mai raggiunto un pubblico perché sono talmente noiosi che nemmeno quando si è in bagno si definirebbero interessanti.

Prima di tutto questi rapporti sono totalmente frammentati, non ci sono nomi, luoghi o dati sul personale militare. Questo significa che le informazioni trasmesse non possono essere considerate “sensibili”, nemmeno in termini di difesa tattica e certamente nemmeno di aiuto strategico per il nemico. E’ come se una manina avesse cancellato le informazioni sensibili prima di passarle nelle mani di quel deficiente.

Il portavoce del Dipartimento di Stato P.J Crowley ha detto: “alcuni di quei documenti riguardavano un conflitto che era sottofinanziato e questo ha costituito un elemento fondamentale nella revisione della strategia supervisionata dal presidente”.

“la maggior parte sono notizie vecchie” ha detto il Senatore John McCain (audio minuto 2:59)

“Il quadro che emerge da questi cablo aggiunge poco a ciò che già sapevamo — che la guerra in Afghanistan negli ultimi anni si è deteriorata e che non stiamo vincendo.”

In generale questi documenti del Pentagono pubblicati da Wikileaks sembrano favorire soltanto il Pentagono perché la maggior parte dei cablo sono perfettamente coincidenti con la visione della situazione del conflitto espressa dal Dipartimento della difesa USA.

In realtà la maggior parte di questi cablo sembra mirino a resuscitare alcune lamentele morte e sepolte contro i nemici ma anche contro gli alleati del Pentagono, come l’Iran, l’Italia, la Francia, come la storia di Nicola Calipari per esempio che attribuisce la responsabilità della sua morte a Calipari stesso. Dopo tutte queste rivelazioni uno dovrebbe fermarsi un attimo a pensare e chiedersi “ma per chi lavora questo Wikileaks?”.

Inoltre, tutti i documenti non relativi alla guerra in Iraq sono stati rimossi da Wikileaks.org e la cosa veramente più strana è che nonostante il nome del sito wiki-leaks (soffiate wiki), cioè mediante collaborazione di tutti, come il sito Wikipedia per intenderci, il sito non accetta alcuna proposta da parte di alcun leaker. E invece di continuare con l’approccio Wiki che permette all’intera comunità globale di partecipare, Wikileaks ha dato l’esclusiva a una manciata di organi di informazione mainstream e non permette più al pubblico di commentare i documenti pubblicati. Che strano!

Alla fine della fiera questi documenti di Wikileaks rivelano molto poco se non nulla – nessuna informazione incriminante la Presidenza o che danneggi la percezione del pubblico riguardo l’integrità del governo USA, anzi al contrario.

Inoltre i documenti non forniscono nessuna nuova notizia ma confermano le affermazioni che sono già di dominio pubblico: che la guerra in Afghanistan sta andando male, che è sottofinanziata, che le forze della coalizione hanno utilizzato le forze speciali per condurre uccisioni o rapimenti contro la leadership Talebana; e cosa più importante che l’Intelligence Pakistana (ISI) è stata ambigua nella sua cooperazione con le forze militari statunitensi.

Non sto dicendo che il signor Assange è un esperto di pubbliche relazioni assunto dal Pentagono o dal governo USA perché non ne abbiamo alcuna evidenza, più probabilmente si tratta solo di un egocentrico in cerca di attenzione.

La prova principale che Wikileaks è probabilmente un operazione di perception management condotta dal Pentagono è costituita dalle reazioni dei media e delle istituzioni, perché in qualunque campagna mediatica quello che veramente conta è la reazione che riesci a provocare con la tua azione. La reazione più importante è stata: “Wikileaks ha messo le vite dei militari USA in grave pericolo.” E questo era sicuramente il principale obiettivo di questa enorme operazione di propaganda: ricordare al pubblico che c’è una guerra da qualche parte e che i nostri poveri soldati stanno rischiando le loro vite e che questi rischi sono stati aumentati dal comportamento irresponsabile di Wikileaks.

La storia si ripete per coloro che la conoscono. Vi ricordate di Daniel Ellsberg e “le carte del pentagono” nel 1971? Ellsberg recitava la parte del pacifista mentre in realtà era un ex marine e un analista militare che non avrebbe mai e poi mai fatto qualcosa senza che gli sia stato ordinato da un superiore nella scala gerarchica militare. Diciamo perciò che gli è stato ordinato di divulgare questa carta igienica…

Infatti in conseguenza di questa sua attività di divulgazione dei pentagon papers, Ellsberg non è stato né licenziato né condannato e nemmeno incolpato per questa fuga di documenti dal Pentagono. Lo stesso presidente Nixon, come risulta dai nastri registrati nello studio ovale ha affermato che i documenti divulgati da Ellsberg erano “innocui”.

La verità è che Wikileaks è più che altro una tipica operazione di disinformazione o di perception management come si definiscono oggi queste operazioni.

E comunque sembra che questa psyop di Wikileaks alla fine può definirsi un successo visto che dopo ben dodici anni ci sono ancora movimenti, manifestazioni, raccolta di fondi e altri eventi che chiedono la liberazione di Julian Assange.

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